Credi ancora nella favola del dover essere un bravo parrucchiere per avere successo?

Questo l’ultimo commento letto su Facebook da parte del titolare di un salone: “c’è poco da dire, se non sei un professionista molto bravo, se non usi i prodotti migliori, se non ti formi costantemente, non potrai mai avere successo“. A cui seguono, ovviamente, un sacco di commenti convinti da parte di colleghi che, chiaramente, si sentono chiamati in causa.

Poi, però, c’è sempre la voce fuori dal coro, quella che osa chiedere: “e se così fosse, perché in un altro post ti sei lamentato del fatto che c’è la crisi, che i clienti non capiscono la qualità di quel che fai e preferiscono andare o in saloni dove spendono pochissimo o in altri dove spendono tantissimo, senza avere, in entrambi i casi, la tua stessa qualità?“.

Ahi, questa persona ha chiaramente pestato una cacca enorme… e infatti è stato subissato di critiche e di insulti…

Io non sono qui per partecipare alla contesa ma solo per aprirti gli occhi.

Purtroppo, o per fortuna, è proprio vero quel che ha scritto il tuo collega e cioè che, quasi sempre, i saloni che fanno più passaggi appartengono a 3 categorie:

1. I saloni low-cost
2. I saloni nei centri commerciali
3. I saloni più importanti e conosciuti.

Questa verità è incontestabile.

E, facci caso, in nessuno dei 3 casi emerge quella fantomatica QUALITA’ di cui tanto ci si riempie la bocca nei gruppi di discussione dei parrucchieri.

La qualità non è, infatti, un fattore determinante per il successo del tuo salone.

Azz, aspetta, so già che sei sobbalzato dalla sedia e sei pronto ad abbandonare la lettura di questo post… ma lasciami il tempo di farti capire il concetto.

Nessun salone può avere un giro di affari sufficiente a farlo restare aperto se non riesce a rendere felici i propri clienti.

Pertanto, un salone con parrucchieri incapaci e che usano prodotti che provocano danni alla cute e ai capelli delle persone è destinato a chiudere entro breve.

Solo che il concetto di felicità è percepito in modo diverso da te rispetto a come viene percepito dai clienti.

Prova a pensarci: i clienti dei saloni low-cost vengono, magari, serviti da personale non qualificatissimo, in condizioni di pulizia spesso non proprio esaltanti, con un uso di prodotti di qualità discutibile. Eppure, continuano a frequentare, con soddisfazione, quei saloni. Perché, per queste persone, essere felici dopo essere stati dal parrucchiere significa avere speso poco, essere stati serviti velocemente e all’orario preferito (inutile dire che quei saloni hanno orari di apertura molto più ampi rispetto agli altri…) e con un risultato estetico soddisfacente. Puoi arrabbiarti quanto vuoi, ma questa è la verità.

I clienti dei saloni dei centri commerciali, invece, sono soddisfatti perché possono andare dal parrucchiere anche la domenica, anche al lunedì, anche alla sera, potendo rivolgersi, spesso, a brand importanti. E non importa se, spesso, vengono serviti da giovani parrucchieri apprendisti che ancora non sono formatissimi…

I clienti dei saloni più conosciuti e più cari della città, invece, sono soddisfatti perché vivono un’esperienza unica, diversa, di alto livello. Vengono trattati con molta cortesia e fatti sentire speciali. Magari possono scegliersi il parrucchiere preferito o possono sottoporsi a trattamenti speciali, con nomi altisonanti (che magari non significano nulla). E possono incontrare, in salone, i personaggi più in vista della città, fare conoscenze o, molto semplicemente vantarsi con la cerchia di conoscenti e parenti di essere cliente di un parrucchiere così esclusivo.

Dove è presente il tuo concetto di qualità, in questi 3 casi? Se escludiamo il concetto di qualità di base, quella indispensabile per qualunque salone, ti posso dire che non esiste!

Questo è l’ennesimo caso di distorsione della realtà, di incomprensione di ciò che davvero vogliono i clienti dei saloni e che porta i parrucchieri a interrogarsi sul perché loro, nonostante siano così tanto formati, preparati e usino i migliori prodotti possibili, non riscuotono lo stesso successo di altri saloni più conosciuti (escludendo dal ragionamento quelli low-cost che hanno altre logiche imprenditoriali alla base). Così, a questi parrucchieri super formati, che ogni lunedì frequentano corsi di formazione tecnica con grande dispendio di tempo e denaro, si rifugiano nel: “è colpa della crisi ed è colpa dei clienti che non capiscono”.

Purtroppo, se nella tua zona, se nella tua città, c’è anche solo UN salone che ha successo, significa che la tua teoria è fallace, sbagliata, inesatta. E, te lo dico per esperienza, anche chi dice: “non esiste un solo salone che abbia successo nella mia zona“, generalmente parla senza conoscere. Ho clienti praticamente in ogni parte d’Italia, in quartieri ricchi come in quartieri popolari, al nord come al sud, al mare come in montagna, e hanno successo, nonostante crisi, concorrenza dei low-cost e dei centri commerciali e clienti che non capiscono.

Fin quando non capirai che il successo non passa, solo ed esclusivamente, dalla tua bravura tecnica ma passa, soprattutto, dalle tue capacità imprenditoriali, continuerai a passare il tempo a insultare altri colleghi sui gruppi di Facebook. I miei clienti non passano il tempo a insultare le persone su Facebook perché hanno molto da lavorare. I miei clienti hanno altri problemi, a cominciare dal fatto di non avere abbastanza personale per seguire tutti i clienti, per proseguire con la mancanza di tempo per poter realizzare nuovi progetti.

Se lo fanno loro, se ci riescono loro, puoi riuscirci anche tu, se solo sai come fare. E, tra poco, ti spiegherò come fare.

PS. So, che ora starai dicendo: e chi sono questi clienti che hanno tutto questo successo? Ti invito a iscriverti nel mio gruppo Facebook e leggere le discussioni al suo interno per conoscere questi titolari di saloni (brevemente e velocemente, ti posso citare i seguenti, così li puoi cercare e, volendo, chiedere le nostre referenze: Atelier del Balayage di Monteprandone, Pazza Idea di Roma, Salvatore Falco di Salerno, Enzo Liuzzi di Castellammare di Stabia, Emsi Hair di Maria Civita, Terracina, J-Style di Seren del Grappa, I Marino di Napoli, Hair & Marriage di Vicenza, Tamara Cinti di Lagosanto, eccetera, eccetera). Il gruppo Facebook lo trovi qui: https://www.facebook.com/groups/323348978097520/

Quello che fanno i titolari di saloni di acconciature per avere successo sarebbe troppo lungo da spiegare in un post del blog. Ci vorrebbero giorni e giorni e saremmo comunque sono ai primi passi, perché, come puoi immaginare, non si tratta di nulla di magico, né di miracoloso che ti cambia la vita dall’oggi al domani. No, si tratta di fare le seguenti cose, che possono solo accennarti (e che richiedono anni di duro lavoro):

• Imparare a ragionare da imprenditore e non da parrucchiere. Il parrucchiere può anche essere un dipendente, l’imprenditore di successo può anche NON essere, o non essere più, un parrucchiere;
• Analizzare il mercato e creare il proprio posizionamento rispetto alla concorrenza. Se continuerai ad essere percepito esattamente come gli altri saloni, i clienti continueranno a scegliere chi è più conosciuto. O chi costa meno;
• Creare un piano editoriale da portare avanti con impegno e costanza: postare su Facebook, avere un blog, girare video…
• Creare campagne di marketing sia tradizionali che online (su Facebook, Google e Instagram), senza fare promozioni ma trasmettendo la propria unicità e la propria idea differenziante;
• Saper come gestire il tuo salone da un punto di vista finanziario e strategico, perché la tua è un’impresa e va gestita come tale. Non puoi pretendere che debba essere il commercialista a gestire la tua impresa;

Quante di queste cose fai, in modo adeguato, nel tuo salone?

Posso garantirti che chi ha successo, e non ha tempo per lamentarsi della crisi, della concorrenza e dei clienti che non capiscono, passa più tempo a migliorare da questo punto di vita piuttosto che a frequentare costanti corsi di formazione tecnica in giro per l’Italia e per il mondo.

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